CHAMPAGNE BOIZEL

PResidentessa DElLA MAISON fino al 2018

INFANZIA

Nata ad Epernay, sono cresciuta nella casa di famiglia sopra la nostra cantina

FAMIGLIA

3 figli E 8 nipoti

Formazione

Sin dall’adolescenza e fino ad oggi, la lettura e gli incontri mi hanno nutrita e mi hanno fatto scoprire persone e cose. Ho studiato con entusiasmo Storia e Geografia a Reims, in seguito Storia dell’Arte e Archeologia al Louvre ed infine la Museologia. Avevo deciso di specializzarmi in Archeologia Merovingia, un settore da bonificare all’epoca!

Mi sono immersa nel pratico tornando in Champagne, senza alcuna esperienza né formazione specifica e con mio marito Cristophe, ingegnere, abbiamo imparato da amici, colleghi, vignerons, leggendo molto ma soprattutto con la pratica quotidiana. Tutte queste responsabilità mi hanno forzata a rompere il guscio e ad espormi . Ho capito che la sensibilità, la curiosità o talvolta perfino il dubbio erano spesso delle innegabili risorse in molte situazioni e in particolare nella creazione delle cuvées.

Tutto cambia e le sfide sono numerose. Bisogna osservare, essere capaci di ascoltare, formarsi e riflettere a lungo termine per poter agire (piuttosto che reagire) al meglio per il futuro della filiera e della nostra Maison. L’apertura al pubblico è stato un grande progetto lungamente affinato con i nostri figli affinché i visitatori potessero vivere delle esperienze autentiche e dei momenti di gioia condivisa.

percorso professionale

Ho avuto una sola esperienza professionale poiché avevo 23 anni ed ero studentessa a Parigi quando ho deciso di riprendere in mano la Maison di famiglia con l’aiuto di mio marito in seguito alla morta improvvisa di mio padre (sfortunatamente al posto di mio fratello maggiore Eric, all’epoca molto malato già da tre anni).

La decisione non è stata facile ma ho capito rapidamente che mio padre mi aveva trasmesso una apertura mentale e dei valori che mi hanno sostenuto in ogni momento difficile. Nel corso dei mesi e degli anni, ho imparato e compreso molto su me stessa e soprattutto ho scoperto che la passione per lo Champagne e la Champagne era avvinghiata al mio corpo e al mio cuore!

Ho diretto una piccola struttura, cosa che mi ha obbligato ad essere polivalente, ad esercitare più mestieri per volta, ad evolvere senza sosta, ad incontrare gente di ogni tipo, a viaggiare. Non è stato tutto rose e fiori. Talvolta il compito è stato molto arduo, ho sentito una grande solitudine malgrado la condivisione con mio marito. In Francia, mi sono interessata al marketing diretto e ho creato e sviluppato dal 1989 un servizio di vendita per corrispondenza, diventato multicanale dopo l’apertura, nel 1997, del nostro primo web shop. Un altro universo, molto ricco, che mi ha permesso di stabilire dei legami molto forti con la clientela francese. I nostri figli, Florent e Lionel, hanno scelto di affiancarci nel 2010 e dopo dieci anni di lavoro di squadra, ho passato loro il testimone con emozione ed orgoglio.

La versatilità richiesta in una piccola azienda mi ha incoraggiata a interessarmi a campi molto diversi tra loro lungo tutta la mia carriera. Praticamente tutto diventa appassionante se ci si consacra davvero. Grazie alla vigna, ho messo insieme il mio bisogno di essere fortemente legata alla natura, al suolo, al clima con la necessità di riflettere sulle nuove problematiche a lungo termine. Grazie al lavoro di assemblage sulle cuvées, ho vissuto ogni anno momenti intimi, austeri ed esaltanti con una meraviglia sempre nuova. Grazie ai nostri clienti, ho avuto la fortuna di trasmettere le mie esperienze e la mia passione per lo Champagne all’estero.

L’impegno in diverse associazioni come l’Ordre des Coteaux e soprattutto nell’Archiconfrérie Saint Vincent mi hanno molto arricchita, permettendomi di aggiungere un piccolo mattone alla costruzione del rafforzamento continuo del nostro tesoro: l’AOC Champagne. La creazione de La Transmission Femmes en Champagne riempie un vuoto che ho avvertito in tutti questi anni. Per la sua diversità, la sua solidarietà, la volontà di riflessioni a lungo termine, il forte impegno , si tratta di uno spazio di libertà che sprigiona la creatività, senza scopi finanziari o commerciali di tipo personale.

La mia visione dello Champagne e della Champagne

Ciò che è fonte di ispirazione per me è l’unicità dello Champagne. A causa della sua origine – terre e clima piuttosto ingrati-, per via della sua regione – una terra di passaggio dove si è ancorato-, per via della sua storia. La storia così favolosa e tragica della nostra regione, dalle Foires de Champagne alla Grande Guerra. Si tratta anche della storia dei miei antenati, dei semplici artigiani che nel 1834 hanno osato lanciarsi e partecipare a questa grande avventura collettiva. Sono il dinamismo, l’inventiva, la resilienza, la solidarietà di coloro che hanno creato non solamente lo Champagne ma anche costruito l’AOC e l’organizzazione professionale, le chiavi del suo sviluppo straordinario e talvolta della sua sopravvivenza. Lo Champagne infatti, come tutti i grandi vini, non esiste se non grazie alle donne e agli uomini che l’hanno fatto nascere, che hanno sperimentato, osservato, ricominciato , sempre spostando in avanti l’asticella alla ricerca dell’eccellenza.

Ciò che mi ispira sono dunque i contrasti tra la sfera artigianale, rigorosa, quasi bisognosa in vigna ed in cantina e l’alchimia che sublima i nostri vins clairs se riuniti in maniera accurata. Bisogna saper assecondare l’intuizione creativa. Lo Champagne con la sua personalità così forte pur essendo infinitamente sottile e persino a volte rarefatta. Sono gli occhi che brillano quando si pronuncia la parola Champagne e la gioia di condividere questi momenti che uniscono. La Champagne e lo Champagne mi hanno dato tanto e con La Transmission Femmes en Champagne vorrei trasmettere ciò che ho ricevuto, per incoraggiare altre donne ad impegnarsi e a trovare il loro posto in questa professione.